lunedì 21 dicembre 2009

la reinterpretazione di «oggetti trovati»

Il brano è un breve estratto dell'intervista di 46 pagine
pubblicata sulla rivista americana Log.

Rem Koolhaas Vorrei proseguire non tanto con
un flashback quanto con un flashforward.
Si può dire che dopo Enschede, e con la
nascita dell'economia di mercato dagli anni
sessanta, l'architettura è diventata sempre
più amorfa ed è stata alimentata da forze
che vanno al di là degli interessi del settore.
In senso relativo, trovo che l'architettura sia
sempre più debole. Forse questo è più adatto
della semplice imposizione di forme ideali
su una situazione amorfa, come lei propone
nella maggior parte dei casi. Cosa ne pensa?
Oswald Mathias Ungers Non credo di aver capito
bene la domanda.
RK Penso che oggi la scoperta o la
reinterpretazione di «oggetti trovati» abbia
maggiori, o quanto meno grandi, potenzialità,
specie ora che tutte le forme riconosciute
stanno svanendo e che ci troviamo di fronte
a nuove situazioni. Tale processo potrebbe
avere un impatto molto forte,
che a sua volta contrasterebbe l'ondata
di generica omogeneizzazione con temi
riconoscibili ed «eterni».
OMU C'è un grande malinteso tra gli architetti. Si
considerano inventori e hanno sempre bisogno di
sentirsi un'avanguardia, ma..