un'altra campagna
Leggiamo un altro passo dello Zibaldone, del 1828, decisivo per capire come stanno veramente le cose:
«All'uomo sensibile e immaginoso, che viva, come io sono
vissuto gran tempo, sentendo di continuo ed immaginando,
il mondo e gli oggetti sono in certo modo doppi. Egli
vedrà cogli occhi una torre, una campagna; udrà cogli
orecchi un suono d'una campana; e nel tempo stesso coll'immaginazione vedrà un'altra torre, un'altra campagna,
udrà un altro suono. In questo secondo genere di obbietti
sta tutto il bello e il piacevole delle cose».
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