giovedì 2 febbraio 2012

esprimere la propria cultura


La razionalizzazione dei mercati

April 14, 2010 at 3:55 pm
Una signora scrive una lettera al giornale quotidiano della città in cui opera. Ha un banco al mercato di quartiere, da anni vende i prodotti della sua piccola azienda agricola. Racconta di come, dopo il trasferimento nella nuova sede, gli sia passata la voglia di lavorare: ambiente razionale che ha interrotto tutta la comunicazione del vecchio mercato confuso ed i rapporti con i colleghi vicini, con i clienti, con i passanti si sono drammaticamente abbassati.
Mi ricorda subito Barthes ed il suo "parlare all'orecchio del saggio, ma in pieno mercato", il suk, i caffè all'aperto, la piazza, lo struscio al corso.
Orazio Converso«Vivo in una società di emittenti (e anch’io lo sono): ogni persona che incontro o che mi scrive, mi manda un libro, un testo, un bilancio, un annuario, una protesta, un invito a uno spettacolo, a una mostra ecc. Il godimento di scrivere, di produrre, preme da tutte le parti; ma dal momento che il circuito è commerciale, la produzione libera rimane inghiottita, sconvolta e come smarrita; nella maggior parte dei casi, i testi, gli spettacoli vanno dove non vengono richiesti; incontrano, per loro disgrazia, delle “relazioni”, non degli amici, e ancor meno dei partner; il che fa sì che questa specie di eiaculazione collettiva della scrittura, nella quale si potrebbe vedere la scena utopica d’una società libera (in cui il godimento circolerebbe senza passare attraverso il denaro), degenera oggi in apocalisse». Roland Barthes.
April 15, 2010 at 9:58 am

che ad ogni parte politica e sociale fosse data la possibilità di esprimere la propria cultura

March 31, 2010 at 3:39 pm
editor: Grande Vendola!! Sei tutti Voi!Edit

 editor - Ho amici (due) che hanno Vendola in gran conto; voglio proporre loro questo stralcio d'intervista dal tiggì di stasera: "...i partiti, specie di sinistra, non hanno saputo esprimere delle narrazioni credibili...", capito? N-a-r-r-a-z-i-o-n-i, amici miei.
Ma tu pensa!


Ah, e poi ha parlato di "vocabolario", per rincarare.
Poi ho mollato.

saab - Vendola ha dichiarato al tg3 ieri sera che lavora perchè la sinistra si ri-appropri dell'egemonia culturale e politica in QUESTO PAESE (che Dio stramaledica D'Alema per aver coniato questa o r e n d a espressione continuamente sulla bocca di tutti, in modalità trasversale...).
Ora, dico io, ammesso e non concesso che in questo momento ci sia un'altra forza politica che detenga l'egemonia culturale IN QUESTO PAESE (non parlo di quella politica), ma che: è una cosa bella che ci sia una parte politica che detenga egemonie di qualunque genere in qualunque Paese (che anche non sia QUESTO)!?
 Io ritengo di no. Nel mio Paese Ideale preferirei che questo non accadesse, che non ci fossero egemonie culturali, che ad ogni parte politica e sociale fosse data la possibilità di esprimere la propria cultura (sempre che sia in grado di farlo, cosa che non sempre accade, per colpa grave) senza che chi detiene il potere conculchi questo diritto, occupando massivamente e proterviamente ogni spazio disponibile di produzione culturale, con risvolti inevitabili anche sul lavoro (lavoro, quello che se fai una cosa poi ti danno del denaro in cambio) delle persone che operano in quel settore.


Mi sembra che dovrebbe essere abbastanza pacifico per tutti coloro che pensano e operano in buona fede che un'egemonia, culturale e politica, sia da evitare come la peste. A Vendola ' sta cosa gli è proprio sfuggita dal cuore nell'euforia della vittoria: non so, mi ricorda qualcosa che non mi piace, da qualunque parte provenga.

many roots - E nel Pd si è già aperta la resa dei conti (fonte La Repubblica): conti, e quando mai qualcuno ha pagato! Ah, parlano dei soldi da spendere, ah ah
10:08 am
Orazio ConversoOra il direttore de La repubblica ci spiega che Vendola ha un suo giro retorico, una sua epica..
..sa parlare al suo popolo come di pieto bossi berlusconi..

E poi, Ezio Mauro Direttore, "perchè per cambiare linguaggio devi sapere prima che cosa sei".
March 31, 2010 at 3:50 pm
Orazio Converso
L'identità, dunque. E il mito. Ancora! Per uscire dalla società dello spettacolo si deve ritornare indietro, insomma.

Beh, ritornateci voi, con Vendola o con chi vi pare.
March 31, 2010 at 3:54 pm
Raul Enzo FedeliVendola :''Bisogna ovviamente discutere con le culture moderate, con il ceto politico che si stacca dal berlusconismo - ha aggiunto - e però bisogna mettere in campo soprattutto un programma credibile, un'idea di alternativa che sia coinvolgente. Credo che ciascun attore del centrosinistra sia inadeguato, sia portatore di una storia parziale, di cose anche importanti, ma del tutto inadeguato alla necessità di ricostruire una egemonia culturale e politica a sinistra''

Orazio leggi bene prima di dire cose: ha detto egemonia culturale nel centrosinistra.
Traduco: in questa galassia della sinistra forse serve riunire le culture e le storie della sinistra.
March 31, 2010 at 3:57 pm
Orazio ConversoEcco Raul, evocato, che sorge.. E' che a te sembra incredibile!

Abbiamo letto bene "del centro sinistra".. ti sembra incredibile, o semplicemente non-credibile, una società liberata dalle egemonie? Molteplice contraddittoria viva emancipata da queste tutele? Una società di cittadini adulti?

Ecco, vorrei sapere, ti rassicura una società "ordinata", non capisco, eterodiretta da questi Amanti del Popolo?
March 31, 2010 at 4:48 pm
Orazio ConversoIdentità, Egemonia, Narrazioni. Siamo ritornati al paesello, aru fuculari, alla gabbia parentale, al "governo": e dove credevamo di poter andare, noi poveri illusi?

Ordine! Ordine! ..magari nuovo, nazionale, comunitario.
March 31, 2010 at 4:57 pm
Raul Enzo FedeliGuarda Orazio che quello che Vendola dice non è nostalgia dell'egemonia culturale nella sinistra e tantomeno nella società (di cui non parla) ma la possibilità di ricondurre le diverse anime che sempre ci sono e sempre ci saranno nella sinistra ad un percorso politico comune per poter proporsi come forza di governo alternativo alla destra.
Però forse mi sbaglio e dietro Vendola si nasconde il solito stalinista.
March 31, 2010 at 5:05 pm
Orazio ConversoSì, ecco: "Credo che ciascun attore del centrosinistra sia inadeguato, sia portatore di una storia parziale, di cose anche importanti, ma del tutto inadeguato alla necessità di ricostruire una egemonia culturale e politica a sinistra".
E dajè!

Guarda che lui non si rende minimamente conto, eh.
March 31, 2010 at 5:32 pm
Raul Enzo FedeliHai ragione, infatti in tutt'Italia si stanno creando le "fabbriche di Nichi" per poter imporre un pensiero egemone su tutti.
March 31, 2010 at 6:41 pm
Orazio Conversooddio, davvero? allora avevo visto bene.
April 1, 2010 at 9:55 am
Raul Enzo Fedeli:)
April 1, 2010 at 10:46 am