il pazzo e' il Differente solo nella misura in cui non conosce la Differenza; non vede ovunque che somiglianze e segni della somiglianza; tutti segni per lui si somigliano e tutte le somiglianze valgono come segni.
All'altro estremo dello spazio culturale, ma vicinissimo per la sua simmetria, il poeta e' colui che , al di sotto delle somiglianze nominate e quotidianamente previste, ritrova le parentele sepolte delle cose, le loro similitudini disperse. Sotto i segni stabiliti, e loro malgrado, afferra un altro discorso, piu' profondo, che richiama il tempo in cui le parole scintillavano nella somiglianza universale delle cose: la Sovranita' del Medesimo, cosi' difficile da enunciare, cancella nel suo linguaggio la distinzione dei segni.
Di qui, indubbiamente, nella cultura occidentale moderna, il fronteggiarsi della poesia e della follia: non piu' il vecchio tema platonico del delirio ispirato, ma il segno di una nuova esperienza del linguaggio e delle cose. nei margini di un sapere che separa gli esseri. i segni e e le similitudini, al fine di limitarne il potere, il pazzo si rende garante della funzione dell'omosemantismo: raccoglie tutti i segni e li colma di una somiglianza che non cessa di proliferare.
Il poeta garantisce la funzione contraria: assolve alla funzione allegorica; sotto il linguaggio dei segni e il gioco delle loro distinzioni ben ritagliate, si pone all'ascolto dell''altro linguaggio', quello, senza parole ne' discorso, della somiglianza. Il poeta fa venire la similitudine fino ai segni che la dicono, il pazzo carica tutti i segni di una somiglianza che finisce col cancellarli. Situati sull'orlo esterno della nostra cultura e vicinissimi alle sue divisioni essenziali, essi si trovano cosi', l'uno e l'altro, in quella situazione al limite .... in cui le loro parole incessantemente trovano il loro potere di estraneita' e la risorsa della loro contestazione. Fra loro s'e' schiuso lo spazio di un sapere nel quale, in virtu' di una rottura essenziale nel mondo dell'Occidente, non si avra' piu' da fare con similitudini, ma con identita' e differenze.
Sono cosi' pericolose le similitudini?
l'avventura di Don Chisciotte sara' una decifrazione del mondo: un percorso minuzioso per rilevare sull'intera superficie della terra le figure che mostrano che i libri dicono il vero le parole sono soltanto quello che sono, non contrasegnano piu' le cose crudele ragione delle identita' e delle differenze deridono i segni e le similitudini..il linguaggio in don chisciotte spezza la sua vecchia prentela con le cose.