Nel parco del Golden Gate quel giorno
un uomo e la moglie arrivarono insieme
sull'enorme prato
che era il prato del mondo
Egli portava bretelle verdi
e aveva in mano
un vecchio flauto scassato
mentre la moglie reggeva un grappolo d'uva
che continuava a schiccare
un chicco alla volta
a tanti scoiattoli
come se ogni volta
scherzasse un poco
E poi i due arrivarono
sull'enorme prato
che era il prato del mondo
e poi
a un riposante cespuglio dove gli alberi sognavano
e sembravano essere stati sempre in attesa
di loro
sedettero insieme sull'erba
senza guardarsi
e mangiarono arance
senza guardarsi
e misero le bucce
in un cestino che sembrava
avessero portato per quello
senza guardarsi
E poi
egli si levo' camicia e camiciola
ma tenne il cappello in testa
di sbieco
e senza dir nulla
ci si addormento' sotto
E la moglie rimase seduta a guardare
gli uccelli che volavano intorno
chiamandosi
nell'aria quieta
come se s'interrogassero sull'esistenza
o cercassero di salvare qualcosa dall'oblio
Ma poi finalmente
anch'essa si distese
e rimase cosi' guardando in alto
verso nulla
tastando tuttavia il vecchio flauto
che nessuno suonava
e alla fine guardo'
lui
senza nessuna espressione particolare
solo uno sguardo tremendo
un'infinita tristezza.