lunedì 8 marzo 2010

Cummings e la letteratura

Oggetto: Cummings e la letteratura Rispondi citando

Introduzione a IS 5 (1926) di E.E. Cummings

Presumendo che la mia tecnica sia o complicata o originale o tutt'e due, gli editori mi hanno gentilmente chiesto di scrivere un'introduzione a questo libro.

Almeno la mia teoria sulla tecnica, premesso che ce l'abbia, non è affatto originale; e neppure complicata. La posso esprimere il 12 (*) parole, citando l'Eterna domanda e l'Immortale Risposta della parodia: "Colpiresti una donna con un bambino?" "No, la colpirei con un mattone". Pari al comico, io amo soprattutto quella precisione che crea movimento.

Se un poeta è qualcuno, è qualcuno cui importa cordialmente poco delle cose fatte -è qualcuno ossessionato dall'idea del Fare. Come tutte le ossessioni, quella del fare ha i suoi svantaggi; per esempio, il mio solo interesse a far quattrini sarebbe di farli. Per fortuna, però preferirei fare qualsiasi altra cosa, incluso locomotive e rose. Le mie "poesie" si misurano con locomotive e rose (per non parlare di acrobati Primavera elettricità Coney Island il 4 luglio, gli occhi dei topi e le Cascate del Niagara).

Si misurano anche fra di loro, con elefanti e con El Greco.

L'ineluttabile proccupazione col Verbo dà al poeta un vantaggio sommo; mentre i nonfacitori si devono accontentare del semplice fatto innegabile che due più due fa quattro, egli si gode una verità puramente irresistibile (che si trova, in forma abbreviata, sul frontespizio del presente volume).

E. E. CUMMINGS


(*) in inglese 15
http://web.archive.org/web/20011018100851/studio.lacab.roma.it/TWeb/letteratura/is5/introduzione.html