martedì 9 marzo 2010

Me Tube

Credo che la cosa mi sia saltata agli occhi due o tre anni fa, quando i commessi del supermercato Rite-Aid hanno cominciato a sfoggiare un distintivo che proclamava «Il cliente più importante sei roprio TU!». Quel distintivo risultava irritante per quanti si rendevano conto che loro - o il noi di questo tu putativo - non erano affatto importanti. Come nell'espressione «La vostra chiamata è importante per noi», ma non importante abbastanza da incrementare il numero di operatori che potrebbero ridurre la nostra attesa. Il distintivo insulso è presto sparito, e il brillante consulente che l'aveva inventato sarà stato promosso a cose migliori, ma quel tu ha conservato la sua centralità.
Il menù che si trova nella stanza d'albergo oggi ci
propone quasi sempre «la vostra scelta» tra le varie proposte per la prima colazione. Beh, di chi altri potrebbe essere la scelta? Forse di chi ha deciso che cosa scrivere sul menù. La Fox Tv ha creato no slogan tanto celebre quanto sciocco che recita: «Noi vi informiamo. Voi decidete». Decidete su che cosa? Su quello che vi riferisce la Fox? I sondaggi on line promettono di registrare quello che tu pensi sull'attualità, mentre in realtà quello che viene presentato è il prodotto di un'operazione che funziona così: «Diamo a loro l'impressione che anche loro prendono parte al processo decisionale».
La prossima volta che vedrete una
pubblicità, vi renderete conto che sempre di più spesso vorrà che proprio tu sia al posto di guida.
«Chiedi al tuo dottore se
il Prozac/Lipitor/Cialis è il farmaco indicato per te», quasi che tutti questi farmaci possano essere calibrati per ogni singolo consumatore.
Illegale o l'agente immobiliare ti promette di difendere
i tuoi interessi. Forse la più celebre campagna propagandistica del XX secolo è stata esemplificata dai manifesti,
nei quali il ministro della Difesa Lord Kitchener
puntava Il dito verso il lettore e diceva «Il tuo Paese ha bisogno di TE», manifesti che furono stampati in tutta fretta quando si capì che il Paese aveva bisogno di diverse centinaia di migliaia di reclute dall'oggi al domani.
La pubblicità turistica è ancora più assurda. Ne
ho visto una per Cipro: una spiaggia deserta con la dicitura «E tutta per te». Forse un milione di questi volantini erano stati stampati e distribuiti, e di conseguenza erano spuntati tanti alberghi sull'isola da fare ombra a quelle spiagge.
Mi hanno appena spedito un
link a un sito Internet che mostra un filmato di una mia conferenza di qualche anno fa. E la mia introdùzione non richiesta al nuovo fenomeno, cui pare sia impossibile sottrarsi, di YouTube. Mi giunge con un altro link, che mi permette di vedere altri filmati di me stesso girati nei posti più disparati.
Che cosa c'è di
«You» in tutto questo? Per me, è MeTube. E posso solo immaginare che per tutti gli altri si tratti di LuiTube. Mi ricorda l'esasperazione che provavo anni fa quando ci si scagliava l'accusa di considerare gli altri come «oggetti sessuali». A me sembra, a dire il vero, che sipossa essere un «soggetto» solo per se stessi. Una frase che comincia con io sarà altamente egocentrica se finisce solo con me, e se il soggetto è sessuale, allora l'oggetto della frase sarà un oggetto. Forse la gente preferisce sentirsi chiamare «soggetti sessuali»? Oppure «predicati sessuali»? Sarà meglio fermarsi qui.
Forse i problemi su scala globale e il populismo della
società di massa in qualche modo esigono il fascino untuoso di questa speciale singolarità del cosiddetto individuo. Quello che tu puoi fare per salvare il pianeta. Il leader massimo è dalla tua parte. La multinazionale pensa alle tue esigenze nel prendere le sue decisioni. Il
candidato vuole sentire le tue opinioni. Oppure, un po'
più in là lungo la strada dell'adulazione e della presa in giro, venite al nostro supermercato, completamente uniformizzato e standardizzato, e inventa la tua insalata e il tuo dessert, dalla nostra vasta scelta di ingredienti altamente selezionati e totalmente privi di sapore!
Dov'è andata a finire l'era dell'Io? La risposta è che
non è successo niente. Si è tramutata facilmente e senza intoppi in un'era che gira attorno a un altro pronome
narcisistico. E quale sarebbe? Spetta a te giudicare.

Christopher Hitchens, 2007
Distribuito dal New York Times Syndicate, traduzione di Rita Baldassarre



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